Carissimi tutti
È veramente un grandissimo piacere vederVi e verderCi qui riuniti per questa occasione: trent’anni! Non sono pochi!
Trent’anni, sono quasi una vita intera! Anzi, per alcuni dei qui presenti, anche di più.
In trent’anni può succedere di tutto, si nasce, si cresce, ci si sposa, si hanno dei figli o il destino ci allontana dai nostri cari, tra alti e bassi; e in Eridania, un po’ come in una grande famiglia, tutto ciò è avvenuto, avviene e continuerà a succedere.
Se penso a quante cose sono cambiate in trent’anni, in me e nella mia famiglia, non posso non pensare anche all’Eridania stessa, alla quale faccio parte da ormai più di vent’anni. Ritengo che tutti noi, chi più chi meno, possiamo dire altrettanto.
Qui presenti questa sera, ci sono i soci fondatori, ci sono i membri pluriennali e comunque, in generale, in Eridania ci sono e sono passate persone che hanno condiviso con noi parte di questo percorso di vita: chi semplicemente un anno di corso, chi magari un intero ciclo didattico, chi ha proseguito fino a diventare istruttore e poi ha deciso di andare all’estero per aprire un’attività subacquea, chi semplicemente ha poi deciso di prendere una strada differente; ma tutto ciò costituisce e fa parte della storia di una società sportiva dilettantistica come l’Eridania, in cui il contributo di tutti è fondamentale.
Bene, penso però che tutto questo non sarebbe stato possibile se, trent’anni or sono, i nostri soci fondatori non avessero creato l’Eridania. Eh sì, perché mi piace pensare che se noi siamo qui ora e siamo ciò che siamo, il merito sia innanzitutto da attribuire a loro, alla loro intuizione, al loro modo iniziale di gestire le cose, al loro modo di dare l’esempio che, anno dopo anno, ha trovato ulteriore riscontro anche nelle generazioni di staff successive.
Come in una grande famiglia, certi valori fondanti sono presenti nelle persone. Sì, ok, faranno anche parte dell’atto costitutivo, ma le parole da sole non basterebbero se parallelamente non ci fossero i fatti, i gesti… le azioni.
Di tutto questo, quindi, penso si debba dare il giusto riconoscimento a tutti i qui presenti: dai soci fondatori, all’ultimo degli iscritti che, trovando qui un ambiente in cui si trova a proprio agio, si fa portavoce verso amici/parenti andando così a perpetuare l’afflusso di nuovi soci; dai membri dello staff ai loro famigliari, soprattutto mogli e consorti in genere, che pazientemente ci sopportano, magari ci criticano anche, ma che in fondo fanno parte essi stessi della struttura portante di questa società come lo sono per le nostre famiglie stesse.
GRAZIE
Per l’Eridania Sub
Giovanni Bergamasco